Mi chiamo Michele e sono un ex-paziente.
Nel 2004 la notizia della leucemia mi travolse, avevo appena finito il torneo di calcio e stavo benissimo. Poi, appena misi a fuoco la situazione, capii che da quel momento sarei entrato in un altro mondo, dove tutto cambia, i suoni, i volti, il tempo, le priorità… E compresi che occorreva tirar fuori una gran forza. Il primario di ematologia, Alfonso Zaccaria, ora Presidente di Ravenna AIL, mi tratteggiò tutto il possibile percorso della malttia e mi impose di pensare a vivere.
L’11 marzo 2004 entrai in ospedale, in una camera sterile per tentare di azzerare il rischio infezioni. Da quel giorno cominciai a tenere il mio ‘diario di bordo’, vita reale e fantasia veleggiavano insieme. Fu così che prese piede la sfida: battere la malattia e cominciare una nuova vita in mare. Sentivo che il sogno stava per diventare realtà e nel 2006 con i soldi dell’indennizzo per la malattia comperai ‘Altrove’ una barca del 1938, una meraviglia, e a fine estate del 2007 il verdetto dei medici: sei guarito. Sono partito per il viaggio della mia vita e in 7 anni ho fatto il giro del mondo e da allora vivo il mare come la mia seconda casa. Dall’esperienza della malattia ho capito che non bisogna mai smettere di credere e di lottare.