La mia storia inizia a novembre 2019 quando stavo facendo un giro in moto e due dolori lancinanti mi colpirono, senza apparente motivo, al costato (come se mi avessero piantato un grosso cacciavite).
Andai dal medico e pensammo il dolore che fosse dovuto al clima freddo. Alla fine dell’anno i dolori si fecero più diffusi e decisi quindi di tornare dal medico; avevo grosse difficoltà a fare le cose normali come vestirmi, lavarmi, alzarmi. Il medico allarmato mi prescrive esami urgenti e un appuntamento quasi immediato in ematologia a Ravenna con la Dottoressa Cellini.
La Dottoressa, verificati i referti, mi visita e capisce tutto! MIELOMA MULTIPLO.
Ero con mia moglie. La Dottoressa ci spiega la malattia e definisce controlli e protocollo. Io sono completamente scosso e disperato. Capisco poco della spiegazione, ma sono molto colpito da due frasi che mi danno molta speranza:
- Potresti anche non morire di Mieloma.
- Non potrai usare la moto ora, ma non venderla.
Iniziano le cure e una miriade di controlli. Gli effetti collaterali sono evidenti, importanti ma sopportabili. Già dagli esami successivi si evidenzia una regressione della malattia. Sono provato, ma molto contento. Forse sopravvivrò.
Brevemente: mi sono prelevate le cellule staminali in preparazione del trapianto autologo e il giorno di ferragosto ricevo la prima infusione. Purtroppo dovrò sottopormi a un secondo trapianto autologo che mi sarà fatto la sera di San Silvestro del 2020. Sicuramente due date da ricordare! Siamo in pieno Covid, ma tutti, direttore, infermieri, dottori, personale ospedaliero, si adoperano per trasmettermi fiducia, vicinanza, affetto, umanità oltre alla loro professionalità.
Pian piano inizio a recuperare forze e appena sto meglio comincio a pensare che dovrei fare qualcosa per ringraziare, per sdebitarmi. Decido di dare il mio primo contributo facendo una donazione all’AIL.
Frequento l’associazione e conosco le segretarie che, prima di Natale 2021, mi contattano e mi propongono di fare un banchetto per la distribuzione delle Stelle di Natale a Brisighella; una zona al momento scoperta per la raccolta fondi. Ovviamente accetto. Poi continuo l’attività di raccolta fondi in occasione della manifestazione delle Uova di Pasqua e mi sento già un po’ di fare parte di AIL. A maggio dello scorso anno viene organizzata la Scuola del Volontariato di AIL Ravenna e anche io mi iscrivo con entusiasmo. Ora sono un socio volontario e mi occupo di diverse attività: compagnia e assistenza ai pazienti in Day Hospital, accompagnamento dei pazienti in ospedale e, ovviamente, l’organizzazione dei banchetti di Pasqua e Natale.
Sono molto fiero di fare parte di questa famiglia.
Grazie a tutti: Dottor Zaccaria, segretarie, colleghi volontari, dottori, infermieri e pazienti.
Claudio Baruzzi