I linfomi
I linfomi sono tumori causati dalla crescita eccessiva di un particolare tipo di cellula del sistema immunitario chiamata linfocita. I linfomi si sviluppano generalmente nei linfonodi o in altri organi linfatici (come la milza), ma possono colpire tutti gli organi del corpo.
Il gruppo dei linfomi comprende decine di tumori diversi, classificabili come linfoma di Hodgkin o linfoma non-Hodgkin.
Negli corso degli ultimi 15-20 anni, grazie alle nuove conoscenze biologiche, abbiamo avuto la fortuna di assistere a significativi progressi nella comprensione della patofisiologia dei linfomi con sviluppo ed utilizzo di nuove terapie efficaci, sicure e con minori effetti tossici. Si sta passando dall’era della radio-chemioterapia alla target e immunoterapia (terapia “confezionata” per il singolo paziente sulla base, principalmente delle caratteristiche biologiche della malattia) che rappresentano i protagonisti principali del mondo ematologico terapeutico attuale.
Per quanto riguarda i linfoma non-Hodgkin, dopo la svolta decisiva del 1997 con l’introduzione di un anticorpo monoclonale anti- antigene CD20, espresso dalla maggior parte delle cellule dei linfomi non-Hodgkin che ha mostrato significativa efficacia sia da solo che in combinazione con la chemioterapia, oggi altri significativi passi avanti sono stati effettuati con l’immunoterapia, che si è evoluta sviluppando nuovi tipi di anticorpi monoclonali come i Bispecifici (BiTE). L’anticorpo Bispecifico è un anticorpo che lega contemporaneamente la cellula tumorale tramite gli antigeni presenti sulla superficie delle cellule tumorale come il CD20 ed i linfociti T del paziente, in questa maniera la cellula tumorale viene avvicinata ai linfociti T che provvedono a distruggerla. In pratica l’anticorpo Bispecifico fa da “ponte” tra la cellula tumorale che deve essere distrutta ed i linfociti T che devono distruggerla. I linfociti T sono le cellule del sistema immunitario deputate alla difesa ma la loro funzione può essere bloccata dal tumore, la ricerca ha cercato di superare questa difficoltà con lo sviluppo di nuovi farmaci tra cui gli anticorpi Bispecifici. Questa nuova strategia, disponibile anche presso la nostra Ematologia di Ravenna, rappresenta un avanzamento della ricerca ed apre nuove prospettive terapeutiche in maniera non solo innovativa ma anche affascinante poiché sono le difese del paziente che vengono stimolate e aiutate a combattere il tumore.
L’apice di tale strategia terapeutica è rappresentata dai CAR-T. La CAR-T è una terapia cellulare, la prima e vera terapia genetica anti cancro che manipola i linfociti T del paziente per renderli in grado di individuare e contrastare efficacemente le cellule tumorali.
Per quanto riguarda i linfomi di Hodgkin, negli ultimi anni si sono affacciate altre nuove molecole, da utilizzare nei pazienti scarsamente responsivi (tutte disponibili presso la nostra ematologia): i “checkpoint inhibitors” (anti PD-1 o PD-L1). Tale termine è traducibile in italiano come inibitori delle molecole “di blocco” della risposta immunitaria perché inibiscono l’azione dei recettori che impediscono al linfocita T di distruggere le cellule tumorali. Queste ultime, infatti, si difendono dal sistema immunitario (cioè il linfocita T) mediante una molecola sulla loro membrana, denominata PD-L1, che comunica al linfocita di non attaccarlo.
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