Malattie del sangue, quali sono, come riconoscerle e nuove terapie
L’esposizione a radiazioni ionizzanti, a derivati del petrolio, a solventi, a pesticidi e altro aumenta il rischio di ammalarsi di leucemia.
Il trapianto di midollo osseo, che si può fare in una limitata percentuale di pazienti, selezionati per età, condizioni cliniche, remissione della malattia o meno, compatibilità col donatore, consente la guarigione in più della metà di essi. Oggi questa procedura è applicata ad un numero di pazienti più ampio rispetto al passato, grazie ad un migliore controllo delle complicanze della malattia da trapianto verso l’Ospite.
La ricerca
La Ricerca si svolge in campo clinico e sperimentale. Nel primo caso, essa consiste nella continua messa in atto di nuovi protocolli terapeutici per valutare l’efficacia di nuovi farmaci o di nuove combinazioni di farmaci.
Nel secondo caso, gli ultimi 20-30 anni hanno visto enormi progressi nella conoscenza dei meccanismi che portano alla formazione del cancro, e della leucemia in particolare. Queste conoscenze, frutto del lavoro di tanti ricercatori, anche Italiani, costituiscono la base per la terapia mirata alla correzione del difetto molecolare della cellula leucemica. Ad oggi ciò è possibile in un numero limitato di patologie tumorali del sangue, ma enormi progressi sono stati fatti e modificando la storia naturale di diverse malattie del sangue con sensibile aumento della sopravvivenza e guarigione in percentuali sempre maggiori.
Per questo fine la ricerca deve essere sostenuta concretamente.
Dal 1994 presso l’Ospedale di Ravenna è in funzione un Servizio di Ematologia. Esso è costituito da ambulatori, un Day Hospital, 11 letti di degenza all’interno di un reparto tutto a bassa carica microbica, nel contesto di un Dipartimento di Oncologia ed Ematologia che si appresta ad assumere una connotazione più ampia di Area Vasta Romagna. Un numero sempre maggiore di pazienti vi si rivolge per ricevere cure appropriate. I Reparti clinici sono affiancati da DH, ambulatori per esterni, Hospice e Assistenza Domiciliare in modo che tutte le tipologie di pazienti possano ricevere cure, intensive o palliative, secondo necessità. Molti problemi devono ancora essere risolti e per questo richiedono l’impegno costante non solo di chi lavora nei laboratori di ricerca e nelle corsie di ospedale, ma anche di coloro che vogliono in qualsiasi maniera offrire un supporto.
È importante che le conoscenze scientifiche e cliniche vengano divulgate.